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Nove grandi classici della profumeria che ogni uomo deve avere

Ci sono profumi maschili che resistono alle mode e al tempo che passa. Non a caso li chiamiamo grandi classici: sono quelle fragranze maschili che ogni uomo avrà provato almeno una volta nella vita; jus più speziati oppure freschi e orientali che hanno saputo conquistare il cuore degli uomini. Alcuni sono nati a inizio del secolo scorso, altri sono più recenti (come i profumi di Calvin Klein degli anni Novanta) ma tutti hanno in comune un dato: li trovi ancora in profumeria. Vi spieghiamo perché (consigliandovi anche il profumo che fa per voi).
Tutti i migliori profumi maschili classici: scegli il tuo preferito e leggi la storia!
Colonia di Acqua di Parma (1916)
Colonia di Acqua di Parma è la fragranza dei grandi attori. Idealmente pensata per “rinfrescare” il taschino posto nelle giacche maschili, è subito piaciuta anche alle donne. Pare, per esempio, che Audrey Hepburn non potesse farne a meno. Il profumo, nato durante la Prima Guerra mondiale, ha il carattere fresco delle note mediterranee anche se può essere indossato in ogni momento e in ogni stagione. Ancora oggi è una delle fragranze più gettonate della Maison. Spesso proposta in particolari limited edition, nel tempo ha visto cambiare il flacone. Quello attuale risale agli anni Trenta e a dimostrarlo sono anche le sue linee in stile Art Déco. Il periodo del boom, quello che consacrò definitivamente la fragranza, risale agli anni Cinquanta quando Colonia finì sulle vanity table degli attori hollywoodiani diventando presto simbolo di un made in Italy mai scalfito dal tempo.
Il profumo ideale per: l'uomo che ama l'eleganza classica (e lo stile italiano).
Vetiver di Guerlain (1959)
Prima opera olfattiva di Jean-Paul Guerlain, Vetiver è una fragranza classica e moderna allo stesso tempo che evoca il dualismo della natura: freschezza e calore, armonia e disordine. Indossandola si entra in un'atmosfera magica: l'aria fresca del primo mattino si mescola al profumo della terra bagnata dalla pioggia insieme alle volute di Tabacco mescolato alle spezie. Anche in questo caso, una fragranza maschile che strizza l'occhio alle donne complice le note agrumate del Vetiver.
Il profumo ideale per: chi ama le fragranze agrumate austere ma moderne.
Eau Sauvage di Christian Dior (1966)
Eau Sauvage di Dior nasce a Cabris, cittadina situata tra le colline fitte di vegetazione del retroterra di Grasse. Qui Edmond Roudnitska si lasciò ispirare dalla bellezza rustica della macchia mediterranea per creare una fragranza a cui firma solare è pregna di aromi freschi provenienti dalla natura florida di queste zone della Francia. Più tardi, tornato a Grasse, presso l'atelier creativo Fontaines Parfumées, François Demachy ha tratto ispirazione da questa firma iconica per comporre un nuovo Eau Sauvage Parfum, concepito a partire dalle sue stesse radici. Non solo prima fragranza da uomo della Maison ma anche primo profumo che interpreta in chiave maschile una nota floreale come l'Hedione: una scelta all'epoca audace e che poi diventerà il marchio di fabbrica delle fragranze da uomo Dior. Storia nella storia, a interpretare questo jus è il volto di un giovane Alain Delon che esalta, con la sua bellezza, l'eleganza prettamente francese del profumo. La curiosità: prima dell'attore, era il corpo di un uomo nudo in mezzo alla stanza da bagno a interpretare Eau Sauvage nei cartellini pubblicitari disegnati da Renè Gruau, grande amico di Monsieur Dior.
Il profumo ideale per: chi ama le fragranze ispirate alle piante tipiche del Mediterraneo.
Paco Rabanne Pour Homme di Paco Rabanne (1973)
Lanciato nel 1973, creazione del maestro profumiere Jean Martel, Paco Rabanne Pour Homme è una fragranza fougère-aromatica, virile e seducente, che incarna l'audacia, lo stile e il carisma dell'eterno seduttore, in puro stile Paco Rabanne. Speziata e maschile (in questo caso la connotazione è molto forte), fa parte della famiglia aromatica-fougère, in cui le note speziate e legnose si contrappongono a quelle dolci ambrate. La fragranza si apre con le note aromatiche e mediterranee della Lavanda e del Timo, continuandosi in un cuore floreale, grazie al Garofano e alla Salvia: a chiudere, note di Tabacco e di Muschio quercino. La particolarità di questo profumo è che, nel tempo, il flacone – creato nel 1973 da Pierre Dinand - è rimasto quasi invariato. Simile a una fiaschetta di whisky, ma anche molto semplice, conserva il caratteristico colore verde.
Il profumo ideale per: l'uomo che ama comunicare il suo lato virile.
Geoffrey Beene Grey Flannel (1975)
Ideato dal "naso" profumiere della Maison, André Fromentin, Grey Flannel è un profumo orientale-legnoso che raccoglie le note di Mandarino, Legno, Neroli, Sandalo e Gelsomino anche se la nota di Violetta, non certamente tipica delle fragranze maschili, è la protagonista indiscussa della piramide olfattiva. Tuttavia, accoppiata al Limone, all'Arancio e al Sandalo, perde i suoi connotati di dolcezza. La particolarità di questo profumo? Il suo caratteristico flacone a bottiglia con il tappo a cilindro rigato è raccolto in un'elegante pochette di flanella grigia che sottolinea il carattere vintage del jus.
Il profumo ideale per: il collezionista.
Fahrenheit di Dior, 1988
Quando nacque, Fahrenheit di Dior segnò un vero e proprio punto di rottura nell'universo della profumeria maschile. L’idea stessa di questa fragranza prese vita a New-York davanti a «Fahrenheit 1982» e «Brighter than the sun», due quadri di James Rosenquist, uno dei maestri americani della Pop Art. La rivoluzione olfattiva fu rappresentata dall'unione inedita tra la raffinata Violetta e l'intensità dell'accordo di Legno e Cuoio mentre la nota olfattiva del "Fût R" nata casualmente è, poi, divenuta leggendaria. Si racconta, infatti, che un fusto di profumo lasciato all’aria aperta ed esposto ai raggi del sole, abbia improvvisamente emanato una fragranza inattesa e inedita. Immediatamente apprezzata per la sua forza e la sua bellezza, questa nota fu analizzata e riprodotta. Così è nata la firma Fahrenheit. Negli anni la famiglia Fahrenheit si è ampliata grazie all'estro di François Demachy senza perdere il suo carattere originario.
Il profumo ideale per: l'uomo audace e impertinente.
Ck One di Calvin Klein (1994)
La storia pare da lontano, nel 1978 con la prima creazione chypre-floreale dedicata alla donna, ma soltanto negli anni Novanta la sigla CK comincia a entrare nell'immaginario collettivo come simbolo dell'universo unisex del famoso stilista. La prima fragranza unisex arriva sul mercato nel 1994: CK One è creata da Alberto Morillas e Harry Fremont e si distingue subito per la sua firma olfattiva che mescola note aromatiche e agrumate, fil-rouge di tutte le successive creazioni della linea. La storia vuole che l'idea della fragranza venne allo stilista americano osservando sua figlia e gli amici, la loro cultura e il lifestyle tipico dell'era del grunge, provocatoria e ribelle da un lato ma fortemente orientata all'affermazione della parità sessuale che vive pienamente nello stile androgino e casual di CK One e dei codici comunicativi che hanno sempre caratterizzato l'universo CK. La filosofia alla base del jus si ripropone anche nella confezione: cartone riciclato e flacone essenziale, opacizzato con un semplice tappo in metallo.
Il profumo ideale per: lui e lei e per chi ha l'anima green.
Le Mâle di Jean Paul Gaultier (1995)
Primo profumo da uomo di Gaultier, Le Mâle fu lanciato sul mercato in seguito al successo del primo jus, Classique. Era il 1995 e il profumiere Francis Kurkdjian unì la dolcezza della Vaniglia con l'asprezza del Bergamotto e del Cedro insieme alla Fava Tonka, creando una fragranza maschile intensa ma, allo stesso tempo, anche delicata. A rendere famoso il profumo è anche il pack e il flacone ideato da Jean Paul: una sorta di scultura di vetro che riprende le forme di un busto maschile privo di braccia e testa e coperto da bande orizzontali più chiare, a imitazione di una canotta da marinaio. Il flacone è contenuto in un barattolo in metallo cromato che regala un'allure rétro al profumo.
Il profumo ideale per: chi ama lo stile francese un po' eccentrico.
Acqua di Giò di Giorgio Armani, 1996
Chiudiamo questa rassegna di grandi classici con una delle fragranze più vendute di sempre: Acqua di Giò di Giorgio Armani è un omaggio all'isola di Pantelleria, rifugio dello stilista. Profumo fresco e trasparente, nasce dopo la versione femminile (ma quella maschile avrà più successo!). Il flacone è semplice, trasparente, come l'aria e l'acqua. Di questo profumo si ricorderanno anche i volti storici: dal modello tedesco Lars Burmeister a Simon Nessman fino all'attuale volto, il modello Jason Morgan.
Il profumo ideale per: chi ama vuole indossare un profumo fresco tipicamente italiano.