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Tutto sulla maschera viso: quale scegliere, quando farla e come farla
Un momento tutto per sé, per prendersi cura della propria pelle, spesso trascurata. L’occasione giusta? Concedersi una pausa e farsi una maschera al viso, un gesto di bellezza che permette anche di rilassarsi, nello stesso tempo, leggendo un libro o ascoltando musica. «È un prodotto che svolge diverse funzioni: purificante, idratante o anche protettiva, in quanto ripara la pelle dagli agenti atmosferici più aggressivi come freddo e vento», dice Alessandra Vasselli, cosmetologa AIDECO (Associazione Italiana di Dermatologia e Cosmetologia).
Alessandra Vasselli, cosmetologa AIDECO
«Negli ultimi anni la consistenza si è molto evoluta: può essere in TNT (tessuto non tessuto), peel-off (che aderisce al viso e poi si toglie), in crema o gel. Alcuni “tipi” rimangono identici per tutto il periodo di posa, altri si rapprendono e si solidificano e si staccano da soli». Per alcune celeb, da Jennifer Aniston a Kate Hudson fino Jessica Biel, la maschera è uno dei “segreti” più importanti della beauty routine. Particolarità di questo prodotto è l’azione graduale e prolungata, visto che per agire, quasi tutti devono essere lasciati in posa, di solito da cinque a venti-trenta minuti. Oggi, tuttavia, esistono molte versioni rapidi cioè che svolgono un’azione “flash”, puntando su performance istantanee. «Le consumatrici non hanno voglia di aspettare, preferiscono risultati immediati e di grande effetto, anche se a breve durata», commenta la cosmetologa. «In questo caso i prodotti sono indicati prima di un evento importante, per avere un aspetto più fresco e riposato».
Gli ingredienti giocano un ruolo fondamentale per determinare la tipologia. «Tra i più frequenti troviamo l’argilla, dall’azione detergente e normalizzante, adatta alle pelli miste», prosegue Vasselli. «L’acido ialuronico a diverso peso molecolare, invece, caratterizza specialità idratanti, ideali per ripristinare il NMF, cioè il Natural Moisturizing Factor, che sarebbe il fisiologico film idrolipidico epidermico». Ancora, la vitamina C o suoi derivati migliorano la luminosità dell’incarnato e proteggono dallo smog, gli alfaidrossiacidi (noti come “acidi della frutta” o AHA) regolano il turn over cellulare, mentre numerosi estratti di origine vegetale, come per esempio l’aloe, la malva o la camomilla riducono i rossori cutanei. Punto cruciale della maschera è l’applicazione. «Innanzitutto si stende sul viso pulito e in uno strato abbondante, così da creare sulla pelle una specie di occlusione che rende impossibile la perdita d’acqua e facilita l’assorbimento dei principi attivi», sostiene ancora l’esperta. «È importante leggere attentamente le indicazioni d’uso riportate sull’etichetta, come il tempo di posa, per evitare aspetti indesiderati. No al “fai-da-te”, utilizzando improbabili mix casalinghi, perché, soprattutto un cosmetico che rimane in posa sul viso, deve essere sicuro e testato». Non dimentichiamo, per esempio, che componenti come oli essenziali, se applicati in modo sconsiderato, possono dare allergie, fotosensibilità, scatenare irritazioni o causare altri danni alla pelle.
E poi l’indicazione, che determina un modo diverso di applicazione. «Tra le altre, c’è quella di pulizia, che di solito si stende con un pennello e deve essere asportata con una spugnetta umida», continua il cosmetologo. «Se contiene argilla ha una funzione normalizzante, adatta alle pelli miste. La maschera a effetto lifting, invece, ha un tempo di posa piuttosto rapido, forma una pellicola sul viso e si elimina facilmente. Infine un consiglio “professionale”: prima di applicarla usare un esfoliante, così la pelle è più ricettiva e ottimizza le proprietà della maschera.
MASCHERA VISO PER UN INCARNATO DA RED CARPET
Non a caso le specialità che si lasciano in posa sul viso sono il segreto di bellezza di molte star. La carnagione radiosa di Gwyneth Paltrow è il risultato di un trattamento a base di cellule staminali ricavate da una mela svizzera dalle particolari proprietà conservative, realizzato in esclusiva da una clinica di Beverly Hills, frequentata dall’attrice americana.
MASCHERA VISO OBIETTIVO TINTARELLA
«Se prendete l’abitudine di eseguire una maschera al viso con regolarità in questa stagione, potrete abbronzarvi meglio quando vi esporrete al sole», consiglia Antonino Di Pietro presidente Isplad (Società Internazionale di Dermatologia Plastica-Estetica e Oncologica). «Cominciate circa due mesi prima della partenza per le vacanze e scegliete un prodotto ricco di antiossidanti. Così la pelle diventa più luminosa e levigata, “pronta” per abbronzarsi in modo uniforme». Di solito il prodotto si applica in uno strato abbondante: in questo modo sulla pelle si crea un’occlusione che rende impossibile la perdita d’acqua e facilita l’assorbimento dei principi attivi. Si stende sul viso pulito, evitando la zona del contorno occhi e delle labbra. Agisce in modo graduale e prolungato: si lascia in posa da cinque a trenta minuti. «I prodotti di ultima generazione, tuttavia, sono piuttosto rapidi, svolgono un’azione “flash”, come la maggior parte dei cosmetici più recenti, che puntano su performance istantanee», continua il dermatologo. «Oggi le consumatrici non hanno voglia di aspettare, preferiscono risultati immediati e di grande effetto, anche se a breve durata».
MASCHERA VISO: ESIGENZE “SU MISURA”
Le indicazioni di una maschera sono diverse, a seconda, dei principi attivi che contiene. Tra le più diffuse ci sono quelle rigeneranti, illuminanti, detergenti o calmanti .
Cambia anche il modo di applicazione: se eseguite una maschera di pulizia, stendetela con un pennello e asportatela con una spugnetta umida. Quella a effetto lifting, invece, forma una pellicola sul viso, che si elimina facilmente. «La consistenza spesso è diversa», dice Di Pietro. «Esistono prodotti gelatinosi, cremosi e argillosi. Alcuni rimangono identici per tutto il periodo di posa, altri si rapprendono e si solidificano e si staccano da soli. Perché siano più efficaci, io suggerisco di applicare prima un esfoliante, così la pelle è più ricettiva e ottimizza le proprietà della maschera». Benissimo anche un gommage, a base di microgranuli (come i granuli di guscio di mandorla), capaci di rimuovere gli strati di cellule morte, e di ingredienti lenitivi e rinfrescanti che rigenerano i tessuti.