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I CAPISALDI DEL BEAUTY UOMO: BARBA, BAFFI E CAPELLI
I trend puntano su cosmetici pensati per uomini che vogliono curarsi e desiderano una bellezza maschile sempre al top.
La pandemia ha cambiato i gusti e le abitudini della vita quotidiana in tutti i settori, compresi quello del beauty uomo, dominato dalla cura dei capelli, della barba e dei baffi. Dopo il trionfo dello stile hipster, c’è un ritorno a un gusto meno eccessivo, ma sempre curato e d’effetto. In altre parole, l’uomo rivendica l’attenzione al suo aspetto, al grooming e al look, e questi elementi sono diventati parte integrante della sua personalità. Non a caso, secondo gli esperti, i prodotti beauty uomo entro il 2027 raggiungeranno un valore di due miliardi di dollari, con una crescita annuale che sfiorerà il 4 per cento. E le icone del settore non mancano: se da una parte durante l’estate è stata molto apprezzata la chioma fluttuante di media lunghezza del ct Roberto Mancini che oscilla tra il sale e pepe e il castano cenere con quel ciuffo a contrasto che tutti si chiedono se sia tinto o naturale, dall’altra si è fatto notare Lorenzo Insigne, con frangia corta e verticale, sfumatura altissima e barba disegnata ad arte. E che dire di Damiano David, frontman dei Maneskin, che ha abbandonato il suo taglio bob per passare a un mullet di sapore punk-rock con frangetta corta e tempie rasate, che è uno dei cult di stagione?
Altro caposaldo del look maschile è la barba, che ha un valore economico molto interessante, perché si traduce in un serie di prodotti dedicati (dal detergente al balsamo all’olio lucidante, fino alla cera fissante) che negli ultimi tempi hanno registrato un’impennata di vendite. Piace molto la tendenza “barba di tre giorni”, in quanto facile da gestire in ogni occasione oppure l’effetto “clean shaved”, cioè barba appena accennata e basette disegnate e bene definite. Sempre più diffuso il ritorno del pizzetto che già si è fatto vedere negli ultimi mesi del 2021 e segnala l’influsso determinante della moda anni 90. Due le versioni più glam: quella con il mento e i baffi separati tra di loro, l’altra, invece, contorna la bocca senza interruzioni.
Conferma il revival dell’ultimo decennio del secolo scorso anche la ribalta dei baffi, in particolare quelli da corsaro sfoggiati da Johnny Depp nel film-saga Pirati dei Caraibi: una peluria non troppo folta e precisa che ricorda quella degli adolescenti alle prime armi con il rasoio. È una tendenza che non richiede troppe attenzioni, se non una pulizia accurata con uno shampoo specifico ogni due giorni e l’applicazione di un balsamo idratante sulle estremità delle lunghezze. Ma si sono visti in passerella anche i baffi alla Chevron (vedi Tom Selleck nel famoso Magnum P.I. e la pop-star Freddy Mercury) che assecondano la crescita naturale dei peli e si mantengono solo con un tocco di cera solida e i baffi “a fiammifero”, che si ispirano ai personaggi de Il Padrino. Sono sottilissimi, un po’ rétro, e devono essere ritoccati con precisione tutti i giorni dal rasoio. Un prezzo minimo, se si pensa al fascino virile che regalano.