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Acne: cosa è, cause e rimedi per combattere i brufoli
I consigli della dermatologa per eliminare la tendenza a brufoli e punti neri a tutte le età.
Brufoli, punti neri, comedoni e foruncoli caratterizzano una pelle affetta da acne. Un problema che interessa sempre più persone, e non solo durante l’adolescenza.
Secondo i dati di un massiccio studio sull'acne* condotto su scala europea, le problematiche legate alla pelle a tendenza acneica in età adulta sono aumentate negli ultimi 10 anni: precisamente del 61% nelle donne sui 30 anni e del 60% nelle 40enni. I dati dimostrano, inoltre, che l’acne tardiva è più frequente nelle donne, tanto che l'80% di chi ha sofferto di acne da adolescente continua a trascinarsi strascichi, anche se ha abbondantemente superato l'età delle prime imperfezioni. Tuttavia, solo il 20% delle donne ha un'insorgenza tardiva dell'acne, cioè dopo i 25 anni. I motivi? Squilibri ormonali, eccesso di sebo e batteri, un mix aggravato dall’inquinamento. Nelle pelli predisposte può manifestarsi, inoltre, l’acne da stress: quest’ultima induce una maggiore produzione di ormoni coinvolti nella iper-produzione del sebo.
LE MANIFESTAZIONI DELL’ACNE
«Più che un inestetismo, l'acne è una vera e propria patologia della pelle che interessa l'unità pilo-sebacea. Quest'ultima è costituita dalla ghiandola che produce il sebo, dal canale che porta il sebo sulla superficie cutanea e dal follicolo pilifero associato alla ghiandola» - spiega la dottoressa Francesca Aimi, specialista in dermatologia.
«Quando il canale pilo-sebaceo si ostruisce, riempiendosi di sebo, cellule morte e batteri, si ha il cosiddetto comedone chiuso (o punto bianco), che è la lesione iniziale dell'acne. In seguito a successivi processi infiammatori, si manifestano altre lesioni tipiche dell’acne, che vanno dal comedone aperto (o punto nero) a piccoli rilievi solidi di colorito rossastro (le papule) a lesioni più profonde, talora dolenti (i noduli e le cisti) a elementi ripieni di pus, le pustole, cioè i classici brufoli del linguaggio comune». Si tratta di un quadro che riguarda sia l’acne giovanile che quella adulta.
LE CAUSE DELL’ACNE
L’acne è sempre accompagnata da un’eccessiva produzione di sebo, la cosiddetta seborrea. «Non esiste acne senza seborrea – prosegue la dermatologa - mentre può esistere seborrea (pelle e capelli grassi) senza acne. La gravità, profondità e durata delle lesioni cutanee, condiziona l'insorgenza o meno di cicatrici». Per questo è così importante affrontarla precocemente.
Perché la ghiandola sebacea produce più sebo?
Nel meccanismo entra in gioco il secondo protagonista dell’affezione cutanea: il testosterone e tutto il gruppo degli ormoni androgeni.
«Pur essendo ormoni tipicamente maschili, sono presenti in piccola parte nell’organismo femminile – continua la dermatologa Aimi – e fanno la loro comparsa durante l'adolescenza, in coincidenza con lo sviluppo sessuale».
Non a caso, nel linguaggio comune l’acne è detta anche acne ormonale.
Eppure non in tutte le donne (e uomini) gli ormoni androgeni comportano l’acne. «Il motivo per cui alcuni soggetti sviluppano l’acne è genetico, anche se non strettamente ereditario: in altri termini, si può ereditare la predisposizione a soffrirne, ma non la “certezza” di manifestare l’acne».
I FATTORI PREDISPONENTI L’ACNE
In seguito a fattori genetici e ormonali, la ghiandola sebacea va incontro a una sorta di rigonfiamento e iperfunzione con la conseguenza di produrre sebo in eccesso. Che - come accennato, ostruisce il canale sebaceo, occludendone, insieme alle cellule morte, anche l'apertura verso l'esterno. «Ecco che si forma il comedone: la ghiandola continua a funzionare, ma il sebo, non potendo distribuirsi sulla superficie cutanea, ristagna al suo interno» – spiega l’esperta.
Ben presto si innesca un processo infiammatorio dovuto al “richiamo” di batteri e particelle inquinanti, che estendono le lesioni cutanee tipiche dell’acne.
I RIMEDI DELL’ACNE
Come fa sparire i brufoli, dunque? Va chiarito che se è vera acne, non è possibile curarla da soli. Le cure autonome possono essere relegate alle piccole imperfezioni o alla pelle grassa. «L’acne è una malattia, e come tale va trattata: chi ne soffre deve avere come interlocutore il dermatologo, altrimenti rischia di vederla peggiorare».
Come curare l’acne, allora? Le cure di ambito medico riguardano: prodotti a uso locale (creme, lozioni, emulsioni, gel) e, nei casi più severi, l’assunzione di farmaci per via orale.
Nel frattempo, ecco alcuni rimedi contro i brufoli consigliati della dermatologa (le “istruzioni” serviranno anche a eliminare i punti neri):
- lavarsi il viso due volte al giorno usando acqua tiepida e un detergente delicato;
- struccarsi con un gel o acqua micellare evitando il latte detergente o altri struccanti oleosi. Far seguire la detersione da un tonico astringente;
- applicare le creme per acne secondo le prescrizioni dello specialista;
- lavare i capelli 2-3 volte alla settimana, in quanto spesso capelli grassi e acne vanno di pari passo;
- usare soltanto fondotinta oil-free;
- non strizzare i punti neri e i foruncoli né bucarli con l’ago;
- al mare usare creme con filtri solari non grasse, evitando di esagerare con il sole (si sconsigliano, inoltre, le lampade UVA con il fugace tentativo di coprire le imperfezioni);
- limitare il cibo da fast food, anche se nessun cibo è diretto responsabile dell'acne: cioccolato, fritti e salumi possono semmai aggravare le lesioni preesistenti.
Infine «portare pazienza perché con le dovute cure l’acne guarirà, e nel frattempo cercare di non toccarsi il viso», conclude la dermatoga Francesca Aimi.
*Dati CSA Health in collaborazione con i Laboratori Pierre Fabre su un campione di piu? di 100mila donne.
Le creme consigliate come coadiuvanti dell’acne o della pelle affetta da brufoli
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