Vuoi ottenere la spedizione gratuita? CLICCA QUI
Aggiungi almeno uno di questi prodotti per la SPEDIZIONE GRATUITA
Acidi esfolianti in cosmetica: come usarli in sicurezza
L’uso degli acidi esfolianti dilaga nella cosmesi domiciliare, sono alla portata di tutti ma sappiamo davvero come usarli? Scopriamolo insieme alla Dott.ssa Manuela Vettor.
Gli acidi esfolianti sono diventati negli ultimi anni un vero must have! Non c`è una routine skincare in cui manchino. Utilizzarli nel modo corretto e soprattutto sicuro non è sempre semplice. Abbiamo coinvolto la Dott.ssa Manuela Vettor, Cosmetologa, Docente e parte del team R&S di Ardes Cosmetics.
Dott.ssa Manuela Vettor
A cosa servono e cosa sono gli acidi esfolianti?
Gli acidi esfolianti, che spesso vediamo indicati con sigle come AHA, BHA e PHA sono ingredienti cosmetici spesso utilizzati per promuovere il turnover cellulare, cioè per favorire l’eliminazione delle cellule più superficiali della nostra pelle, che vengono identificate come cellule morte.
L’effetto che si ottiene è quello di un incarnato più luminoso, fresco e soprattutto uniforme, ecco perché sono spesso utilizzati nel trattamento delle macchie, dell’incarnato grigio e spento, tipico di chi vive in grandi metropoli, nonché per il trattamento delle pelli con esiti cicatriziali, come quelle che hanno sofferto di acne.
Ne esistono diverse tipologie, abbiamo chiesto alla Dott.ssa Vettor di spiegarci le differenze.
Quali sono le sostanziali differenze fra gli acidi esfolianti utilizzati in cosmesi (AHA, BHA, PHA)?
Le principali differenze tra questi tre tipi di acidi sono nella loro composizione chimica, che ne determina a sua volta delle caratteristiche diverse in termini di esfoliazione della pelle e quindi delle loro proprietà.
“Gli alfa-idrossiacidi (AHA) si trovano in natura all’interno di alcuni frutti (da qui il nome di acidi della frutta) come le mele (acido malico), gli agrumi (acido citrico) ma anche nella canna da zucchero (acido glicolico), nel latte (acido lattico) e nelle mandorle (acido mandelico). Questi acidi vengono utilizzati da soli oppure in miscela tra di loro.” spiega la Dott.ssa Vettor “Basse concentrazioni permettono l’ottenimento di un effetto idratante mentre concentrazioni maggiori favoriscono l’esfoliazione e vengono impiegati in trattamenti antiage per le pelli senescenti, in trattamenti illuminanti, schiarenti e leviganti.”
I beta-idrossiacidi (BHA), come ad esempio l’acido salicilico, hanno proprietà cheratolitiche, questa funzionalità li rende efficaci nel combattere i pori ostruiti, come i punti bianchi e i punti neri. “Facile, quindi, comprendere come questo acido rientri nella formulazione di prodotti destinati al trattamento delle pelli impure e a tendenza acneica, anche in virtù delle sue proprietà antimicrobiche. L’acido salicilico non può essere inserito in modo indiscriminato nei prodotti cosmetici ad azione esfoliante ma presenta una massima percentuale di utilizzo.”
Troviamo poi i poli-idrossiacidi (PHA), particolarmente utilizzati in caso di pelle sensibile perché possiedono un potere esfoliante minore. “I principali esponenti della famiglia” spiega la Cosmetologa “sono il gluconolattone e l’acido lattobionico. Rientrano nella formulazione di prodotti destinati alla stimolazione del rinnovamento cellulare e al trattamento dell’invecchiamento cutaneo.”
Ecco alcuni prodotti selezionati e presenti nel sito di ProfumeriaWeb:
In che modo la percentuale di utilizzo di questi ingredienti cosmetici influisce sugli effetti che possono dare con l’uso?
Oggigiorno troviamo sempre più spesso sulle etichette dei cosmetici le percentuali in cui un tal ingrediente è stato inserito. Questo spesso confonde, perché lascia pensare che una percentuale più alta corrisponda a maggior efficacia. Non è sempre così e nel caso degli acidi esfolianti, è bene ricordare che l’efficacia non è unicamente determinata dalla percentuale di utilizzo: “entrano in gioco anche altre variabili molto importanti come il pH della formulazione che viene applicata sulla pelle e il tempo di posa, cioè il tempo di contatto tra il prodotto e la pelle.” spiega la Dott.ssa Vettor.
Ne deduciamo che, oltre alla scelta corretta dell’acido esfoliante da utilizzare, non è da sottovalutare la formulazione del cosmetico, che influirà sugli effetti che otterremo. Ecco perché un consulto con personale specializzato è sempre da preferirsi prima dell'acquisto di questa tipologia di cosmetici, ricordando che percentuali alte sono ad uso esclusivo del medico estetico e del dermatologo.
Vediamo ora quali sono le interazioni che possono verificarsi quando sovrapponiamo diverse tipologie di cosmetici con la stessa azione.
Quali sono le principali controindicazioni e quali le interazioni negative che possono esserci nell’uso combinato di alcuni di questi acidi esfolianti?
“Nei prodotti cosmetici presenti in commercio troviamo, spesso, un uso combinato di più AHA. Questi acidi non solo vengono combinati tra loro, ma vengono, in alcuni casi, anche associati a ingredienti esfolianti che agiscono in modo diverso (ad esempio esfolianti meccanici). Queste associazioni vengono realizzate dai formulatori per sfruttare i diversi meccanismi d’azione nell’ottenimento di una stimolazione del rinnovamento cellulare più efficace e di una pelle più levigata e luminosa.”
Un conto però è utilizzare prodotti immessi in commercio con una formulazione sicura, altro conto è invece fare delle associazioni casalinghe e arbitrarie di questi ingredienti cosmetici, perché possono portare ad irritazioni anche gravi.
Sarebbe sempre meglio quindi affidarsi ai suggerimenti di esperti prima dell’acquisto e della combinazione di più cosmetici contenenti acidi esfolianti, rispettare rigorosamente le indicazioni d’uso e ricordarsi che i cosmetici, di qualsiasi tipo, vanno applicati solo su pelle integra.
“Infine non eccedere nella frequenza di utilizzo di tali prodotti soprattutto durante la stagione estiva ed evitare di esporsi al sole nei giorni successivi ai trattamenti.” precisa la Dott.ssa Vettor “Infatti, indipendentemente che si tratti di esfoliazione meccanica (scrub, gommage) o di esfoliazione chimica (AHA; BHA, PHA), è importante ricordare che l’epidermide risulta assottigliata da questi trattamenti e, quindi, la sensibilità cutanea e la “fragilità” nei confronti dei raggi solari risulta maggiore.”
Se siete in dubbio su quali creme solari acquistare, ecco i nostri consigli:
Quali sono gli ingredienti cosmetici che non andrebbero combinati all’uso degli acidi esfolianti?
Oltre all’associazione di più acidi esfolianti, ci sono altri ingredienti cosmetici che spesso possono causare interazioni avverse: “non è una buona idea associare, ad esempio, l’utilizzo di prodotti a base di acidi esfolianti e di prodotti a base di retinolo o retinil palmitato”, spiega la Cosmetologa. Bisogna ricordare infatti che la nostra pelle svolge un importante ruolo protettivo e “un eccessivo utilizzo di prodotti esfolianti potrebbe indebolire questa barriera epidermica e dare come risultato una pelle più fragile, sensibile, facilmente irritabile e aggredibile dagli agenti esterni.“
Diciamo quindi no al fai da te e alle associazioni arbitrarie, affidiamoci ai prodotti acquistati senza sovrapporre più esfolianti autonomamente, ricordiamo di applicare la protezione solare e che, in caso di necessità, prima di agire è sempre meglio chiedere agli specialisti del settore un consulto.
Se avete dubbi, non esitate a scriverci!
Se t'interessa l'argomento, dai un'occhiata anche a questi articoli: