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I principali acidi esfolianti contenuti nei cosmetici: scoprili con noi

Tempo di lettura stimato: 5 minuti
 

Li troviamo soprattutto nei prodotti per rinnovare la pelle, spesso denominati dalla parola inglese “peel”. Ma quali sono le differenze tra gli acidi esfolianti? Come si usano? E come non vanno usati? Lo abbiamo chiesto al cosmetologo Umberto Borellini.

Gli acidi esfolianti sono sostanze chimiche che levigano la pelle, aiutandola a ritrovare un aspetto più bello. Hanno un’origine naturale, poiché derivano dalla frutta e sono detti anche AHA (alfa-idrossiacidi) e BHA (beta-idrossiacidi).

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Ingredienti fondamentali di lozioni e creme ad azione peeling (letteralmente “sbucciare”), gli acidi esfolianti sono indicati per combattere vari inestetismi: discromie, macchie, cicatrici, segni post-acneici), photoaging e invecchiamento cutaneo.

Perché gli acidi esfolianti rinnovano la pelle? Perché hanno la capacità di stimolare il fisiologico turnover delle cellule epidermiche, che con il passare del tempo tende a rallentare. Inoltre, aiutano la pelle a liberarsi dalle cellule morte, responsabili del colorito spento. Spinte dall’azione degli acidi, nuove cellule epidermiche “salgono” più rapidamente in superficie, con il risultato di restituire una pelle più luminosa e compatta.

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ACIDI ESFOLIANTI: SCOPRI CON NOI TUTTE LE TIPOLOGIE

In ambito cosmetico ci sono varie sostanze chimiche per esfoliare la pelle, ognuna con una differente funzione specifica. Vediamo quelle più comuni, che si trovano in creme, gel e lozioni in vendita in profumeria e farmacia.

ACIDO GLICOLICO

INCI: Glycolic Acid

Che cos'è
Estratto dalla canna di zucchero, è il più piccolo tra gli alfa-idrossiacidi, avendo così la capacità di penetrare meglio nella pelle. In concentrazioni superiori al 10% ha un’azione esfoliante: leviga la pelle, restituendo una superficie più liscia e regolare.

A cosa serve
A combattere il colorito spento e grigiastro. A contrastare l’aspetto irregolare di una cute non più giovane che mostra segni di photoaging (rughe, discromie e carnagione poco uniforme).

acido glicolico gli acidi come funzionano

ACIDO SALICILICO

INCI: Salicylic Acid

Che cos'è
Estratto dalla corteccia del Silice, è un beta-idrossiacido dall’azione cheratolitica. Scioglie cioè le cellule morte, aiutandole a distaccarsi dallo strato corneo.

A cosa serve
A migliorare l’aspetto della pelle segnata dall’acne. Regolarizza, inoltre, la produzione di sebo, disgregando i punti neri e le impurità. Indicato principalmente per pelle spessa e grassa.

ACIDO MANDELICO

INCI: Mandelic Acid

Che cos'è
Estratto dalla mandorla, è il più blando tra gli acidi esfolianti, e per questo agisce sulla pelle in modo delicato pur vantando una "forza" pari ad altri AHA.

A cosa serve
Per esfoliare la pelle anche in estate, dato che fotosensibilizzante. Per macchie molto superficiali come efelidi, lentigo solari oppure per linee di espressione non molto marcate.

ACIDO LATTICO

INCI: Lactic Acid

Che cos’è
Non ha una vera e propria azione esfoliante ma acidificante. Lo inseriamo nella nostra carrellata di acidi perché trova vasto impiego nella formulazione dei cosmetici. L’acido lattico deriva dalla fermentazione operata dai batteri definiti lattici (come Streptococcus, Pediococcus e Lactobacillus), su barbabietola o canna da zucchero.

A cosa serve
A portare il cosmetico alla giusta acidità, vicina cioè al pH della pelle, ovvero 5,5. Se tale parametro non fosse rispettato, la pelle si irriterebbe molto facilmente a un qualsiasi contatto con i cosmetici.

acido glicolico gli acidi come funzionano

Altri acidi “minori”

Ci sono poi altri acidi meno conosciuti che vengono miscelati a creme e lozioni esfolianti per aumentarne l’azione peeling. Si tratta dell’acido malico (estratto dalle mele), dell’acido citrico (estratto dagli agrumi) e dell’acido tartarico (estratto dall’uva). Sono acidi leggeri poiché sono formati da molecole di grandi dimensioni, e che quindi penetrano meno in profondità nella pelle, restando più in superficie. La loro funzione è quella di coadiuvare l’acido esfoliante principale, che nella maggior parte dei casi è il glicolico.

Come vanno usati gli acidi esfolianti

Meglio applicarli di sera, lasciandoli agire durante il riposo notturno. Il giorno dopo è vivamente consigliato applicare una crema idratante protettiva con un filtro solare alto, cioè da SPF 30 in su. La pelle trattata con gli acidi è infatti più soggetta a irritazioni e sensibilizzazioni che richiedono una maggiore idratazione e protezione dal sole. Alcuni acidi possono essere fotosensibilizzanti, comportando la comparsa di macchie.

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Come NON vanno usati gli acidi esfolianti

Gli acidi esfolianti non vanno mai applicati su pelle ferita, abrasa, irritata o ustionata.
Evitare l’uso di giorno e in estate, a meno che non sia esplicitamente indicato sulla confezione. Vuol dire che il cosmetico in questione non procura rischi di fotosensibilizzazione.

Si sconsiglia, inoltre, di mescolare gli acidi esfolianti all’interno della stessa beauty routine: meglio evitare per esempio l’abbinamento della crema da notte con AHA alla lozione con BHA, e viceversa. Il rischio è di incorrere in una super irritazione della pelle.
Il suggerimento? Termina prima un prodotto, attendi un mese, osserva le condizioni della tua pelle e poi inizia eventualmente a usare un altro tipo di prodotto esfoliante.

Da sapere

La “forza” del peeling dipende dalla concentrazione degli acidi esfolianti: non è tanto l’età a stabilire quando e come va usato quel determinato acido ma la “condizione” della pelle.

I prodotti consigliati

Chi è Umberto Borellini
Laureato in Farmacia presso l’Università di Trieste e in Psicologia presso l’Università di San Pietroburgo, con specializzazione in Scienza e Tecnologia Cosmetiche presso l’Università di Milano, Umberto Borellini è tra gli esperti più quotati e influenti in tema di cosmetologia. Ha insegnato in varie Università italiane. Attualmente è docente di cosmetologia presso il Master di Medicina Estetica dell’Università Tor Vergata di Roma.

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